Conosciuto anche con il titolo internazionale Triumph Over Violence, è un documentario del regista sovietico Mikhail Romm. Diviso in 15 capitoli, è un compilation film della durata di due ore, che utilizza cinegiornali, filmati e fotografie d'epoca presi dagli archivi storici sul nazismo e fascismo, con l'aggiunta anche di immagini del dopo-guerra e riprese girate dallo stesso Romm a Mosca, negli anni '60.
Il film è una lunga e poderosa meditazione sul fascismo, inteso non solo nel suo significato storico e politico, ma anche nella sua accezione più psicologica e sociologica. Le immagini sono commentate in voice-over dallo stesso regista, spesso in modo ironico e umoristico quando assistiamo alle immagini di propaganda, ma senza superficialità perché volte sempre a schiudere delle riflessioni, che con il proseguire del film si faranno sempre più amare. Ci sono molti momenti intensi, per citarne alcuni c'è quello delle terrificanti fotografie che i soldati nazisti tenevano in ricordo insieme a quelle delle loro famiglie, o quello delle foto segnaletiche dei prigionieri dei campi di concentramento su cui il regista si sofferma in silenzio con lo zoom, per osservare i loro occhi, donandoci uno dei momenti più toccanti e indimenticabili. Il film si apre e si chiude con le immagini dei bambini in una scuola, su cui il regista ripone, malgrado tutto l'orrore testimoniato, la sua commovente speranza per il futuro della società umana.
A fine proiezione, tutto ciò che ne possiamo trarre è che il fascismo ordinario è nella massa umana che cancella ogni traccia di pensiero e individualità, è nel desiderio della guerra, anche nelle parate militari e le esercitazioni della NATO che alimentano lo sciovinismo e il militarismo, è nel culto di personalità di ogni leader, è nel capitalismo occidentale che anche durante la Germania nazista ha lucrato su ogni vittima dell'Olocausto, è nella manipolazione e nello sfruttamento delle classe operaia, è in tutto ciò che è il preludio di ogni forma di totalitarismo e non solo nella sua più ultima, evidente e brutale espressione. Guardare questo documentario dovrebbe essere un obbligo.
Il film è disponibile nella sua versione restaurata su Youtube nel canale ufficiale della Mosfilm, ho curato i sottotitoli in italiano che potete scaricare su questa pagina.
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